pinospin

Come è nato Dinghy?

Premesso che personalmente sono un grande appassionato di spinnig, Dinghy è rivolto a tutti gli appassionati della pesca da riva con la canna.

A quanti di voi è capitato, allorchè ci si sposta per cercare un altro spot, di lanciare un artificiale e quindi incamminarsi lasciando lo stesso “in pesca” trascinandoselo dietro, con la segreta speranza che possa interessare qualche pesce?
A me capita spesso, anche perché non avendo il fuoristrada sono spesso costretto a fare lunghi tratti a piedi fino allo spot prescelto.
Succede però che l'artificiale così “trainato” percorrerà un tragitto obliquo che lo porterà inesorabilmente a riva il che ci obbligherà, se si vuole continuare, ad effettuare un altro lancio e poi ancora un altro e così via...
Non vi nascondo che personalmente questa specie di “usanza” mi ha dato, anche se solo in un paio di occasioni, dei risultati incoraggianti, infatti una volta mi è capitato di avvertire una tremenda “botta” in canna, ma avendomi (ahimè) preso alla sprovvista non ho fatto in tempo a ferrare ed ho perso quasi subito la preda, mentre un’altra volta un malcapitato serra non ha avuto scampo ed ha allietato la mia altrimenti magra giornata di pesca!
Questi episodi mi hanno fatto mettere in moto quei due/tre neuroni che ho in testa e da allora ho cercato di pensare come poter migliorare questa mia personalissima specie di pratica e l’idea (lasciatemelo dire!) geniale mi è venuta osservando, un giorno, un signore che stava trascinando faticosamente uno “zatterino divergente”, noto anche col nome di "scannetto", "barchino divergente" e non so quale altro.

A beneficio di chi non conosce questa tecnica spiego che si tratta di una vecchia praticata inventata, in passato, dai pescatori calabresi e siciliani i quali non potendo permettersi una barca, idearono questo attrezzo che permetteva loro di portare lontano le esche. In pratica è una traina da riva che si svolge a piedi lungo la spiaggia, trainando una sorta di piccolo catamarano a mezzo di una lunga sagola alla quale sono collegati, solidalmente, diversi finali dotati di esche artificiali e/o naturali.
Questo zatterino, costituito da due tavolette in legno delle quali una più grande ed una più piccola tenute insieme da due assicelle, ha sulla tavoletta più piccola una specie di maniglia a cui viene agganciata, tramite moschettone, la sagola per la traina. ll principio “divergente” è dato dal fatto che durante il trascinamento in acqua la maggiore pressione della stessa contro la paletta più grande fa sì che la direzione sarà falsata e quindi lo zatterino tenderà inevitabilmente a... “divergere”, verso il largo. Lungo la sagola di traino, tenuta in mano da riva, ad intervalli regolari sono collegati i vari finali, che variano da 10 a 20 e quando si avverte l’abboccata bisogna iniziare a raccogliere a forza di braccia la sagola sull’apposito sughero e trascinare la preda a riva cercando di contrastare oltre che la resistenza del pesce stesso, anche quella che offre lo stesso zatterino. E non è cosa da poco!

Si può quindi trarre la conclusione che il suddetto strumento, oltremodo ingombrante e voluminoso durante il trasporto (pur essendo smontabile), si dimostra molto valido in quanto ai risultati che si ottengono, ma se non si è molto esperti nell’uso, oltre che dotati anche di una certa prestanza fisica per via dello sforzo richiesto, si dimostra abbastanza macchinoso nell’impiego oltre che faticoso.

Il mio “Dinghy” è in pratica un “minibarchino divergente da canna con finale diretto e scorrevole” (brevetto depositato) e può anche essere definito una sorta di "galleggiante divergente mobile" che ha il pregio di essere notevolmente più piccolo e leggero di quello da cui prende spunto (solo 18 cm la lunghezza massima!) e si prefigge principalmente lo scopo di consentire al pescatore, senza sforzo alcuno e per mezzo di una normalissima canna da pesca dotata di mulinello, di “stare in pesca” sulla fascia di mare prescelta parallela alla costa, in genere il gradino di risacca che è poi proprio la zona in cui si nasconde “la regina” (per quei due che non lo sanno ci riferiamo alla spigola).

Il particolare sistema ideato, permette alla lenza-madre di scorrere liberamente durante la trazione, fermandosi opportunamente prima dell’attaccatura del finale a un punto di “stop” costituito da una pallina di diametro leggermente superiore a quello degli anellini, consentendo così di poter trainare il “Dinghy”.
Subito dopo la pallina di “stop”, mediante una girella con moschettone viene collegato il terminale con relativa esca, che può essere artificiale, come piccoli minnows, snodati, siliconici, totanare o naturale, che si muoverà quindi liberamente.

Dà il meglio di se con il "vivo".

La possibilità di scorrimento fa sì che l’eventuale abboccata venga percepita immediatamente consentendo così di poter “ferrare” subito la preda, operazione questa indispensabile per assicurarsi che la stessa non si slami. Il conseguente recupero della preda diventerà un gioco da ragazzi grazie alla presenza del mulinello che darà la possibilità di cedere e/o riavvolgere il filo a seconda della sua combattività.

Ovviamente è possibile svolgere l'azione di pesca sia in una direzione che nell’altra, semplicemente invertendo l’aggancio del finale.

“Dinghy” è realizzato in multistrato marino e protetto da specifiche vernici, dato l’uso prevalentemente marino.
Ha anche un galleggiante segnalatore in dotazione, che ha lo scopo oltre che di renderlo ulteriormente visibile anche quello di fare da stabilizzatore in caso di ribaltamento.
Il suo ingombro massimo montato è di mm.180 per mm.110 con un’altezza di mm.60, da smontato è mm.180 per mm.60 per mm.30. Il peso totale è di soli 80 gr.
Quando è montato, entra benissimo nella borsetta porta artificiali della SHIMANO, mentre smontato sta in un taschino!

Si usa preferibilmente con mare calmo o poco mosso.

How did Dinghy?

(ATTENTION PLEASE: The text below is translated by machine translation of Google and we know that the result is often unclear, but the information and basic data of the product should be understandable.
We apologize for the inconvenience and thank you in advancefor your understanding.)

Given that I personally am a big fan of spinnig, Dinghy is for all fans of fishing from the shore with a rod.

To those of you happened, when you move to find another spot to launch a man-made and then set off, leaving the same "in fishing" dragging behind, with the secret hope that it will be of interest to any fish?
I often, because not having the terrain are often forced to take long walks up to the spot chosen.
It happens, however, that the artificial way "driven" will cover a route that will lead inexorably slanted to the side that will force us, if you want to continue to carry out a launch and then another and so on ...
I personally do not hide this kind of "custom" has given me, even if only a couple of occasions, the encouraging results, in fact once I happened to notice a tremendous "bang" in the barrel, but as He has (unfortunately) taken aback I did not have time to shoe and I'm almost at once the prey, while another time a victim had no emissions escape and joy to my otherwise lean fishing day!
These episodes have made me start those two or three neurons in my head and I've tried to think how to improve my personal practice and the idea sort of (let me tell you!) I got inspired by observing one day a man who was dragging a struggling "Zatterin divergent", also known as "scannetto", "punt divergent and do not know what else.

For the benefit of those unfamiliar with this technique I explain that this is an old practice invented in the past, fishermen in Calabria and Sicily who could not afford a boat, invented this tool that allowed them to carry away the water. In practice it's a troll from the bank that takes place on foot along the beach, pulling a sort of catamaran in the middle of a long rope to which they are connected, jointly, other end with artificial lures and / or natural.
This Zatterin, consisting of two blocks of wood of which a larger and a smaller one held together by two boards, the tablet has a smaller sort of handle that is attached via carabiner, the line for trolling. The principle "any difference" is the fact that you drag in the water more of the same pressure against the blade causes the largest direction is distorted and then it will inevitably Zatterin a. .. "Diverges," out to sea. Along the rope tow, which was held in his hand from the shore at regular intervals are connected to the various end-users, ranging from 10 to 20 and when you feel the bite should start to pick up arms to force the cork on the appropriate line and drag prey to the shore as well as trying to thwart the resistance of the fish itself, even one that offers the same Zatterin. It is not small thing!

It can therefore be concluded that this instrument extremely cumbersome and bulky to transport (although removable), it proves very valuable as the results you get, but if you're not very adept at using, as well as with of a certain physique because of the effort required, it proves quite cumbersome in the use as well as tiring.

My "Dinghy" is basically a "divergent minibarchino cane with final direct and smooth" (patent pending) and can also be called a "floating divergent mobile" which has the advantage of being considerably smaller and lighter than from which it draws (the maximum length of only 18 cm!) and is intended primarily intended to allow the fisherman, effortlessly and through a normal fishing rod with reel and "stand in fishing" on a stretch of coast chosen parallel to the coast, usually the step the tide which is precisely the area where you hide the "queen" (for those two who do not know that we are referring to the bass).

The particular system developed, allows the mother-line to flow freely during the draw, pausing first properly dell'attaccatura the final point of a "stop" consists of a ball with a diameter slightly greater than that of the rings, making it possible to draw The "Dinghy".
Immediately after the ball "stop", using a swivel clasp is connected to the terminal on the bait, which can be artificial, such as small minnows, articulated, silicone, natural or squid, which will move so freely.

I give my best with the "live".

The ability to scroll means that any bite is seen immediately making it possible to "iron" now the prey, this operation is essential to ensure that it does not slam. The subsequent recovery of the prey will become a breeze thanks to the reel that will give the ability to assign and / or rewind the wire depending on his fighting spirit.

Of course you can play the fishing action is in one direction or another, simply by reversing the attachment of the final.

"Dinghy" is made of marine plywood and protected by special coatings, mainly due to the use of the marine environment.
He also included a float indicator, which aims not only to make it more visible to act as a stabilizer in the event of rollover.
Its maximum diameter is mounted mm.180 mm.110 to a height of 60 mm, 60 mm to be removed and mm.180 to 30 mm. The total weight is only 80 gr.
When mounted, enter the door well into her purse artificial SHIMANO, while being dismantled in a pocket!

It is used preferably with calm seas and smooth.

Takes the bait where the fish are!

A pesca con Dinghy!

World Fishing Roma - Dimostarzione Dinghy in vasca

DINGHY SPOT TV